La pedodonzia, detta anche odontoiatria pediatrica o infantile, si occupa della salute della bocca dei bambini dalla nascita fino all’adolescenza, quando cade l’ultimo dente da latte. L’obbiettivo è guidare la prevenzione (a casa, dalla nascita del primo dentino da latte in poi, e in Studio a partire dai 2-3 anni, con controlli ogni 3-4 mesi) e curare gli eventuali effetti di uno sviluppo alterato, di carie e traumi. Il dentista pediatrico, o pedodontista, può anche evidenziare eventuali abitudini viziate che potrebbero portare a malocclusioni, cioè problemi di combaciamento delle due arcate dentarie. In questo modo sarà possibile prevenire lo sviluppo di problemi più gravi che possono complicare una predisposizione genetica individuale o familiare, che richiederà al momento giusto un trattamento di ortodonzia intercettiva.
Il dentista pediatrico di oggi deve avere una preparazione professionale particolare, clinica e psicologica, e deve utilizzare un approccio comportamentale moderno che prevede costantemente il ricorso a specifiche tecniche di comunicazione, di rilassamento e di sedazione cosciente. In questo modo si ricerca la miglior collaborazione da parte dei bambini e si riduce al minimo il rischio di traumi psicologici, che qualche decennio fa erano la regola e sono all’origine della paura del dentista di tanti adulti di oggi. Viene quindi utilizzata nella maggior parte dei casi la tecnica di sedazione chiamata “R.A. secondo Langa”, sicura e in grado di rendere gradevole l’esperienza dal dentista. Essa agisce mediante l’utilizzo di una mascherina da tenere sul naso, che permette di respirare una miscela di ossigeno e protossido d’azoto.